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Riapre la mostra “La via dell’Ambra. Reloading”

invito alla mostra "La via dell'Ambra. Reloading" di Lolita Timofeeva e Valentinaki

Il 3 febbraio 2021 riapre al pubblico la mostra “La Via dell’Ambra. Reloading”, inaugurata lo scorso 22 ottobre e rimasta in sospeso a causa del protrarsi dell’emergenza da Covid-19.

Il Palazzo del Pegaso (Vetrina Expo Comuni) di Firenze ospita l’esposizione di due artiste di origine lettone – Lolita Timofeeva e Valentinaki – residenti in Italia ormai da diversi anni.

 Entrambe scorgono nell’antica rotta marittima che congiungeva il Mar Baltico al Mar Mediterraneo, nota come Via dell’Ambra, un’immagine che esprima in modo compiuto il proprio percorso biografico, artistico e umano. Le due artiste tracciano un cammino in cui memoria identitaria e coscienza collettiva si fondono a questioni di spiccata attualità come l’inquinamento o la recente emergenza sanitaria.

L’esposizione, patrocinata dal Consiglio regionale della Toscana e dall’Ambasciata della Lettonia in Italia, è a cura di Mattia Lapperier ed è organizzata dall’associazione Kengarags, in collaborazione con l’associazione lettone in Italia e Svizzera italiana ALISI. L’evento espositivo si inserisce nell’ambito delle celebrazioni per i 100 anni di indipendenza della Repubblica di Lettonia e cade nel ventennale di gemellaggio tra Firenze e Riga, attuato nel 2000 proprio da Eugenio Giani, il Presidente della Regione Toscana che inaugurerà la mostra insieme al Presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo alla presenza del Console Onorario della Lettonia a Firenze Nicolò Rositani.

Gemma irrequieta, del colore del sole, dalle tipiche striature dorate, l’ambra è in grado di custodire al suo interno ossigeno, microrganismi, piccole piante o insetti. In altre parole, racchiude in sé minuscoli frammenti di un mondo passato e ormai perduto. Proprio per tale prerogativa così singolare, per la quale è da sempre molto richiesta e apprezzata, possiamo considerare l’ambra stessa una metafora della preservazione della memoria sullo scorrere del tempo. È proprio un’acuta riflessione su tale specificità intrinseca a ispirare la recente attività di due artiste. Lolita Timofeeva e Valentinaki individuano nell’ambra il mezzo più efficace attraverso cui conservare un ricordo. L’una affronta la tematica dal punto di vista del retaggio identitario e dunque del passato, l’altra si interroga sulla delicata questione della salvaguardia dell’ambiente, manifestando così una certa apprensione per il nostro futuro. La Via dell’Ambra rappresenta dunque un anello di congiunzione tra passato e presente, tra vita privata e ricerca artistica, tra due mari opposti che Lolita Timofeeva e Valentinaki ricongiungono in uno.

L’ambra trattiene dentro sé il nostro retaggio culturale. Lo imprigiona per sempre e allo stesso tempo lo svela in virtù della sua trasparenza. Lo protegge dalle insidie del tempo, cristallizzandolo in un eterno presente. Lo proietta nel futuro sotto forma di un messaggio non sempre immediatamente comprensibile ma che spetta a noi codificare, comprendere e tramandare.

Orario di apertura

lunedì -venerdì

15.00-17.00

Ingresso gratuito

Informazioni

T. +39 338 8597309

T. +39 349 4101140

T. +39 392 1704048

kengarags@fastwebnet.it

febbraio 3, 2021 Posted by | arte, arte lettone, Lolita Timofeeva, Lolita Timofejeva | , , , , , , | Lascia un commento

Schischok di Joana Karda a Bologna alla libreria Ubik

 

3 marzo 2018, ore 17.00 presentazione del libro SCHISCHOK del collettivo Joana Karda alla libreria Ubik a Bologna.

Intervengono il Prof. Fulvio Pezzarossa e WU MING 2.

Joana Karda è il primo collettivo in Italia di scrittura meticcia femminile ed è formato da Claudia Mitri, Vanessa Piccoli e Lolita Jaskin (alias Lolita Timofeeva). Il suo primo libro « Schischok » è un progetto sperimentale che si snoda in due parti: la prima parte narra la storia di Schischok, uno spiritello dispettoso che si trova a vivere a Bologna in un appartamento con tre coinquilini, di lingue, culture e percorsi di vita completamente diversi. Attraverso litigi, malintesi e viaggi onirici i tre riusciranno a sconfiggere tensioni e pregiudizi. Nella seconda parte, attraverso i loro scambi di mail, le autrici svelano le dinamiche del loro metodo di scrittura. Il lettore può entrare passo dopo passo nell’immaginario delle scrittrici ed essere partecipe delle scelte e delle rinunce necessarie per realizzare il racconto. Il libro è inoltre arricchito con i disegni di Lolita Timofeeva.

Il collettivo Joana Karda, nasce nel 2012 all’interno del laboratorio di scrittura meticcia, organizzato dall’associazione Eks&Tra in collaborazione con il Dipartimento di Italianistica dell’Università di Bologna e tenuto da Giovanni Cattabriga (Wu Ming 2).

Libreria UBIK, Via Irnerio, 27, 40126 Bologna

INFO: 051 251050

SCHISCHOK, EunoEdizioni, 12,5×19 in brossura cucita, pagine 104

Disponibile su :

Sikeedizioni

Ubiklibri

Libreriauniversitaria

Unilibro

Libroco

febbraio 28, 2018 Posted by | Bologna, cultura, letteratura, Lolita Timofeeva | , , , , , , , | Lascia un commento

Opus Alchymicum al Castel dell’Ovo a Napoli. 100 opere di Lolita Timofeeva per i 100 anni di indipendenza della Lettonia

di Elisabeth Thatcher

Ambasciatore Artis Bertulis e Lolita Timofeeva all’inaugurazione

È una grande mostra personale di Lolita Timofeeva nella splendida cornice del Castel dell’Ovo a celebrare a Napoli i 100 anni di indipendenza della Repubblica di Lettonia. L’Ambasciatore lettone Artis Bertulis all’inaugurazione ha sottolineato come l’Italia  fu una delle prime a riconoscere la sua autonomia nel 1921.

“Opus Alchymicum” dell’artista lettone crea i collegamenti tra Napoli e Riga attraverso la rielaborazione dei simboli alchemici. La ricerca di Lolita inizia  a Napoli, quando visitando nel 2005 la Cappella Sansevero decide di avvicinarsi al pensiero ermetico di Raimondo di Sangro (Torremaggiore, 1710 – Napoli, 1771), settimo principe di Sansevero, inventore, alchimista e letterato, geniale ideatore del nobiliare mausoleo. Le origini di questa sua indagine però si trovano in Lettonia: l’architettura di Riga, città natale dell’artista, è ricca di simboli alchemici e forse proprio lì si cela il seme della sua curiosità intellettuale, da lì parte la ricerca, in origine  inconscia e inconsapevole della Timofeeva che confida di essere stata affascinata sin dall’infanzia da quel linguaggio criptico.

Opus Alchymicum è un progetto espressivo che invita il pubblico ad esplorare le proprie inclinazioni mistiche – “Nosce te ipsum” (dal latino, “conosci te stesso”) – attraverso lo strumento dell’introspezione, rintracciando, in questa esplorazione, il senso più alto dell’alchimia e del complesso sistema che ne sottintende le logiche. L’obiettivo principale degli alchimisti – la trasformazione del piombo in oro – ha un significato paradigmatico, evocativo, giacché allude alla capacità di convertire il male in bene, il negativo in positivo, l’ombra in luce, così che l’uomo possa scoprire la propria natura, il proprio dio interiore, e conoscere se stesso, appunto.

 

A tal proposito, Lolita Timofeeva dichiara: “Il termine Opus Alchymicum fa riferimento al lavoro svolto dagli alchimisti medievali, i precursori della chimica moderna, relativo allo scopo definitivo della loro ricerca, il cui fine era quello di produrre “l’oro della illuminazione mistica”, ovvero ciò che li stimolava ad approfondire lo studio dell’arte”.

“Solve et Coagula” Formula alchemica per eccellenza, mezzo che gli alchimisti usavano per evolvere e rigenerare se stessi. Solve: rottura degli elementi, dissolvenza delle forzature, degli stati negativi del corpo e della mente per giungere mediante la ripetizione dell’operazione alla Pietra Filosofale. Coagula: coagulazione degli elementi dispersi nel tutto nella fase “solve”, la nuova sintesi degli elementi.

Questo processo si potrebbe applicare alla tormentata storia della Lettonia che come Araba Fenice muore e dalle sue  stesse ceneri rinasce. Dal XIII secolo al XX secolo, la storia della Lettonia è contraddistinta da lunghi periodi di dominazione straniera e da continue lotte per l’indipendenza.

La mostra porta per la prima volta nella città partenopea circa 100 opere tra dipinti, disegni, sculture, installazioni e un film corto. Colori vivi, atmosfere cupe e personaggi suggestivi delineano ogni opera dell’esposizione. Tempo e spazio si legano, sospesi nel silenzio, trasportando lo spettatore in una dimensione surrealistica. Nelle sue opere – attraverso le quali l’artista crea un percorso, coinvolgendo il pubblico in una performance scrittoria – la Timofeeva assume di volta in volta le sembianze di una solenne sacerdotessa, dispensatrice di linfa vitale e ricercatrice dell’assoluto.

 

In concomitanza della mostra, inoltre, due eventi permetteranno di calarsi nella dimensione onirica propria di Lolita Timofeeva: presso la Casina Pompeiana della Villa Comunale il 18 novembre (ore 17.30) si terrà la conferenza “Arte visiva tra esoterismo e simbolismo. Il movimento dell’anima da Lascaux a Timofeeva” col museologo e storico dell’arte Maurizio Vanni e il professor Claudio Spinelli, alla presenza del Console Onorario della Lettonia a Napoli Roberto Berni Canani; il 2 dicembre (ore 17.30), invece, ci sarà la presentazione di Agnese Palumbo del libro Schischok, scritto dal collettivo Joana Karda (del quale fanno parte la stessa artista e le autrici Claudia Mitri e Vanessa Piccoli).

 

Breve storia della Lettonia.

Stretto tra Russia, Germania e Svezia il Paese ha avuto una strada lunga e difficile verso la libertà. I primi dominatori di questa terra furono gli Svedesi a metà del XVI secolo cui seguì la lunga dominazione russa iniziata nel 1710 e protratta fino alla prima indipendenza nel 1918 (il 18 novembre). Durante la Prima guerra mondiale, invece, la Lettonia fu occupata dalla Germania.

Negli anni ’20-’30 la Lettonia diviene un moderno Stato occidentale contraddistinto da libertà democratiche, tra cui il diritto di voto alle donne dal 1905, un’economia sviluppata e un livello di istruzione tra i più alti d’Europa.

Durante il secondo conflitto mondiale, la Lettonia è occupata dall’URSS e nel mese di luglio 1941 le truppe naziste entrano a Riga. Nel 1944, quasi al termine della guerra, la Germania si ritira e i Sovietici mantengono il controllo sul territorio lettone. Durante il periodo sovietico, il popolo lettone è riuscito orgogliosamente a conservare una propria identità linguistica e culturale.

Il 21 agosto del 1991, durante il colpo di stato a Mosca, la Lettonia finalmente dichiara restaurata la Repubblica indipendente e l’Italia, insieme alla Comunità Europea, riconosce di nuovo l’indipendenza della Lettonia e degli altri Paesi baltici.

La Lettonia può vantare grandi talenti di fama internazionale: Sergej Ėjzenštejn – illuminato regista de “La corazzata Potëmkin”, il ballerino Michail Baryšnikov , il pittore Mark Rothko,il violinista e direttore d’orchestra Gidon Kremer. Sono tanti i pittori lettoni che hanno trovato l’ispirazione proprio in Italia, tra i quali Ludolfs Liberts, Eduards Kalniņš,  Niklāvs Strunke.

 

Dal 27 Ottobre 2017 al 02 Dicembre 2017

Castel dell’Ovo

Via Eldorado, 3, 80132 Napoli NA

 

Orario apertura

Dal lunedì al sabato 9.00 – 18.00

Domenica e festivi 9.00 – 13.30

 

Informazioni e prenotazioni

  1. +39 349 050 9273
  2. +39 327 597 8850

kengarags@fastwebnet.it

 

novembre 14, 2017 Posted by | arte, arte lettone, cultura, Лолита Тимофеева, Lolita Timofeeva, Lolita Timofejeva, vēsture | , , , , , | Lascia un commento

SetUp 2017 a Bologna. Viaggio nel Paese delle Meraviglie alla scoperta dell’ arte contemporanea

di Kengarags

setup 2017 bolognaSetUp ci accoglie con l’odore pungente di birra e di porchetta. Sono queste le prelibatezze proposte all’ingresso della stazione dove si svolge la manifestazione artistica.

Per chi non lo sapesse: SetUp Artfair Contemporary è allestita al primo piano dell’Autostazione di Bologna, nel labirinto degli ex uffici. L’edificio è stato costruito negli anni sessanta e porta tanti segni del “fascino del tempo”.

Scherzando con gli espositori abbiamo individuato diversi particolari di degrado, degni di essere esposti come vere e proprie opere d’arte: dalle infiltrazioni pittoriche sul soffitto alle grosse corde che sostengono un muro verde in compensato.

Ma lasciamo stare l’inospitalità del contenitore e passiamo al contenuto – fresco, vivace e gioviale.

La crescita di questa manifestazione, nata cinque anni fa, è evidente: i prezzi contenuti rispetto ad Arte Fiera incoraggiano sia la partecipazione delle gallerie, sia il collezionismo. In questa edizione SetUp può vantare un notevole salto di qualità e anche l’incremento delle presenze straniere – sono raddoppiate rispetto all’anno scorso. L’attenzione particolare per l’arte giovane è il segno di lungimiranza degli organizzatori che hanno scelto di investire nel futuro e contemporaneamente caratterizzarsi con un format speciale.

Appena entrati ci imbattiamo in un gigantesco Kalashnikov rivestito con innocenti sorpresine colorate in plastica (opera di Fabrizio Fontana). L’atmosfera è rallegrata dalle voci dei bambini. Per i piccoli visitatori è stato creato uno spazio speciale, dove si svolgono divertenti laboratori dedicati all’equilibrio, il tema guida di quest’anno di SetUp.

setup 2017 bologna

Ci muoviamo con cautela  tra gli stand striminziti cercando di non  urtare le opere esposte. L’equilibrio è importante. Proseguiamo come nel Paese delle Meraviglie. L’installazione di Hannes Egger ci trascina in una visita immaginaria all’ Ermitage di San Pietroburgo. La voce recitante attraverso gli auricolari coinvolge la nostra fantasia e ci costringe ad immaginare anche le opere che non conosciamo o non ricordiamo.

setup 2017 bologna

I galleristi e gli artisti sono molto friendly e ci accompagnano con spontaneità nel nostro percorso. Impalpabili composizioni di carta ritagliata, opere di Elisa Mearelli, ci fanno fluttuare nel mondo della leggerezza.

setup2017 bologna

Vincenzo Paonessa risveglia il nostro inquietante legame con la natura primordiale

setup 2017 bologna

Flavia Bucci trasforma la quotidianità in un rituale. Ci tratteniamo a curiosare tra le immagini, a prima vista insignificanti, ordinate in una composizione che svela i segreti inconfessati di una persona.

Un effetto simile provoca anche l’opera di Mohamed Larbi Rahali. L’artista presenta il suo racconto personale disegnando all’interno delle scatole vuote dei fiammiferi.

setup2017 bologna

Fuliggine, carta, plastica, ceramica, corda – sono alcuni dei mezzi usati dagli artisti per esprimersi. La sperimentazione qui è di casa. Nuno Gil eleva il ruolo della semplice graffetta: la fa diventare un elemento che crea il ritmo nelle sue opere.

 

manfredi giulia

Giulia Manfredi conduce la sua ricerca intrappolando nella resina i frammenti della natura, aprendosi alla riflessione sulla vita e la morte.

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Nello stand della ART and ARS gallery troviamo l’essenza dell’ equilibrio: sia nell’ allestimento, sia nelle opere.

gioda

Arte di Stefano Gioda fa godere la vista e stimola la mente: unisce l’eccellente tecnica all’invenzione. Delle sue creature fantastiche si potrebbe dire che sono mostruosamente raffinate.

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Il teatrino di José Luis Serzo presenta uno spettacolo onirico che vogliamo approfondire. Sono tanti gli artisti che suscitano la nostra curiosità. Alcuni li abbiamo visti già nelle edizioni precedenti, altri li abbiamo conosciuti ora.

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Ci avviamo verso l’uscita, ma ecco che una fotografia di Jorge Fuemuena cattura la nostra attenzione: raffigura una casa-groviglio.  Riflettiamo sul parallelo con le atmosfere di desolazione e degrado nei dipinti di Jonas Burgert (attualmente esposti al MAMBO) e con le installazioni di Peter Buggenhout che comunicano la distruzione (al Palazzo de’ Toschi).  Sono le opere che rispecchiano il mondo in cui viviamo, la confusione che ci minaccia. Ma siamo fiduciosi e ci diciamo: “La bellezza salverà il mondo”, citando Dostoevskij.

E’ finita la nostra visita nel Paese delle Meraviglie, siamo stati dentro tre ore circa. Il venditore di porchetta nell’atrio si mette in posa per una foto. “Sono vegetariano” ci confessa.

setup 2017 bologna

 

 

 

 

 

 

 

febbraio 3, 2017 Posted by | arte, Bologna, cultura | , , , , | Lascia un commento

Путь Данте. Тоскана – Москва

Dante_Lolita_Timofeeva_Julia_Bugueva30 октября в 16:00 в Белом зале Библиотеки иностранной литературы состоится торжественное открытие международного выставочного проекта «Путь Данте. Тоскана – Москва», посвященного 750-летию со дня рождения великого мыслителя и поэта, одной из значительнейших фигур в литературе и истории Нового времени, Данте Алигьери. Мероприятие проводится в рамках Года литературы в России совместно с Региональным советом области Тоскана и Обществом Данте в Италии.
Данный выставочный проект помимо художественного значения, является мостом в межкультурном диалоге России и Италии. Специальным гостем на церемонии открытия будет Эудженио Джани, президент Регионального совета Тосканы и президент Общества Данте в Италии. В программе – его доклад «Данте и гуманизм».
В стенах Библиотеки иностранной литературы ключевое произведение Данте и его величайшее достижение – «Божественная комедия» – объединит вокруг себя работы двух известных художников, с очень серьезным подходом к трактовке этого произведения и его символической составляющей. Это выставки: «Встречи с Данте» Юлии Бугуевой, московского графика и скульптора, и «Данте в символах» художницы из Италии – Лолиты Тимофеевой.
«Божественная комедия» – грандиозный философский трактат, оказавший огромное влияние на формирование мировоззрения многих поколений Европы. Одновременно этот труд – выражение всей поэтической мощи Данте, необычайно богатой художественными образами. В течение восьми веков они находили свое отражение в самых разных интерпретациях: от иллюминированных рукописей средневековья до произведений современного искусства. Проект «Путь Данте. Тоскана-Москва» представляет новое прочтение Данте современными художниками.
На выставке «Встречи с Данте» зрителям представляется возможность познакомиться со скульптурными работами и графикой Юлии Бугуевой, которые были высоко оценены итальянской публикой и специалистами во время проведения выставок художницы во Флоренции (дворец Гвельфов), Милане (замок Сфорца) и Вероне в 2012-2015 гг. С 2012 года одна из работ Юлии хранится в постоянной экспозиции Дома-музея Данте во Флоренции.
Выставка «Данте в символах» является первым показом новой серии графических работ, выполненной Лолитой Тимофеевой в 2015 году. Художница прибегает к необычной для нашего времени технике, отсылающей к эстетике многовековой давности – рукотворных манускриптов. Лолита Тимофеева проживает в Италии и является активным участником художественной жизни этой страны и за ее пределами. Ее работы хранятся в художественных музеях Болоньи и других городов Италии.

Выставка продлится до 29 ноября 2015 года
Адрес: Москва, ул. Николоямская, дом 1.
Выставочный центр Библиотеки: exhibit@libfl.ru; +7 (495) 915-35-17
http://www.libfl.ru/exhibit
http://www.facebook.com/exhibit

ottobre 22, 2015 Posted by | arte | , , , , | Lascia un commento

Lolita Timofeeva per l’undicesima GIORNATA DEL CONTEMPORANEO

Inferno. CantoI

Inferno. CantoI

Il 10 di ottobre 2015 nell’ambito della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI (associazione dei musei d’arte contemporanea), l’artista lettone Lolita Timofeeva aprirà le porte del suo studio. Potrete vedere in anteprima “La Commedia di Dante attraverso i simboli”, mostra realizzata per i festeggiamenti della ricorrenza del 750° anniversario della nascita del sommo poeta. In seguito, il progetto sarà presentato a Mosca nella Biblioteca Statale della Letteratura straniera.

LT STUDIO
via Giacinta Pezzana, 11
40127 Bologna
10 ottobre 2015; dalle 17.00 alle 22.00
Informazioni: info@lolitatimofeeva.it
Tel, Fax. 051-18899815

settembre 30, 2015 Posted by | arte, arte lettone, Лолита Тимофеева, Lolita Timofeeva, Lolita Timofejeva | , , , | Lascia un commento

Vi piace Matisse? Roma. Scuderie del Quirinale

di Lolita Timofeeva (16 maggio 2015, Roma)

costume teatrale di Matisse

Sono all’interno della mostra, ma  ogni volta quando  attratta da un’opera o da un arabesco  mi avvicino – scopro che non è di Matisse. Se decidete di vedere questa mostra, sappiate che le opere di Matisse costituiscono circa il 50% dell’esposizione. Il resto sono i manufatti arabi e africani provenienti dai musei di tutto il mondo. Ed è una meraviglia.

Matisse è uno di quelli artisti, le opere dei quali rendono di più sulla carta stampata. Sfoglio il catalogo e ammetto che l’accostamento dei colori gratifica il mio occhio e gli sfondi mi sembrano vibranti. Torno in sala. Ma non trovo lo stesso  effetto sulle tele, il confronto con i capolavori di artigianato esotico evidenzia la trascuratezza della sua pennellata.  Matisse ha una pennellata impacciata e priva di energia.

Proseguo ed ecco la parte della mostra che merita un viaggio a Roma per vedere l’arte di Matisse: i costumi teatrali realizzati per “Chant du Rossignol”, la prima opera teatrale di Igor Stravinskij. Sono potenti nella loro semplicità grafica. I video proiettati su due schermi illustrano i costumi in movimento durante lo spettacolo.

Maggio 16, 2015 Posted by | arte | , , | Lascia un commento

Nuova pagina sito di Lolita Timofeeva. Biennale di Venezia 1997

Nel 1997 la Lettonia ha partecipato per la prima volta alla Biennale do Venezia come paese indipendente. A rappresentarla è stata l’artista lettone Lolita Timofeeva con una mostra personale. Collegamento per il testo integrale di JANUS pubblicato nel catalogo.

1997_Lolita_Timofeeva_Biennale_Venezia

Maggio 10, 2015 Posted by | arte, Лолита Тимофеева, Lolita Timofeeva, Lolita Timofejeva | | Lascia un commento

Un tè con Lolita Timofeeva. “61mq concept store” presenta “Gioie di Lo’”

gioielli_lolita_timofeeva

Domenica, il 14 di dicembre alle ore 17.00 siete invitati nel salotto  del “61mq concept store” in via F.lli Rosselli 10/a (zona MAMBO).

 

Lolita Timofeeva, l’artista lettone da anni residente a Bologna (www.lolitatimofeeva.it) presenterà le sue creazioni realizzate con pietre dure, argento, osso ed altri elementi. La capacità di mescolare diversi ed inaspettati  materiali e simboli rende le sue creazioni esclusive ed uniche.

L’artista parlerà della sua passione per le pietre naturali e del fascino dei cristalli, legato non solo a loro colore e aspetto, ma anche alle molteplici virtù e proprietà  che ogni singola pietra può trasmetterci semplicemente con il suo contatto.

 

Info: cell. 339 4455039, 349 7553645

info@61mq.com

 

dicembre 10, 2014 Posted by | arte, Лолита Тимофеева, Lolita Timofeeva | , , , , | Lascia un commento

Costanza Savini. Sette storie per l’anima. Parole come rimedi

?????????????????????“Sette storie per l’anima” è una raccolta di racconti dove le storie e le parole, se lette giorno dopo giorno seguendo l’ordine e le pratiche collegate, aiutano ad avviare un movimento, un processo trasformativo che è insieme anche un rito di cura.
Il libro è di Costanza Savini edito dalla Casa Editrice Il Ciliegio nella collana Spiritualità e Benessere. La copertina è dell’artista Lolita Timofeeva e ritrae l’Albero della Vita.
Il libro verrà presentato attraverso un laboratorio interattivo sabato 29 novembre alle ore 17.30 alla Libreria Naturista di via degli Albari 2/d a Bologna.

Info: tel. 051-231930, libreria@librerianaturista.it

novembre 27, 2014 Posted by | cultura, letteratura, Lolita Timofeeva | , , , , | Lascia un commento